Rimini | Turismo, lavoratori mobilitati contro Fipe per il rinnovo del contratto
In 200 (dati forniti dai sindacati) questa mattina a Rimini per chiedere un equo rinnovo del contratto nazionale di lavoro per il turismo. Si sono dati appuntamento alla fontana dei quattro cavalli di piazzale Fellini. "Parliamo di 1,5 milioni di lavoratori, circa 30mila su Rimini in alta stagione", spiega Davide Guarini della Cisl. "Va detto che il contratto del turismo non si limita alle strutture alberghiere ma regolamenta anche bar e ristoranti, fino alla ristorazione collettiva (le mense, per intendersi, ovvero, quel pezzo d lavoro dedicato come servizio non solo ed esclusivamente al turismo)".
Qual è il problema? "Nel caso di questa protesta siamo legati ai rapporti con Confcommercio e Confesercenti e in particolare all'atteggiamento della Fipe Confcommercio (che segue gli addetti ai bar, ristoranti, pubblici esercizi). In pratica al tavolo per il rinnovo del contratto questa categoria si è seduta sostenendo che non ci sono più le condizioni per riconoscere ai lavoratori la quattordicesima mensilità, gli scatti di anzianità e il riconoscimento della malattia. Posizione, questa, che per le organizzazioni sindacali è inaccettabile, che non possiamo assolutamente condividere pur consapevoli che ci sia una forte crisi nel settore: la crisi non si combatte togliendo soldi dalle tasche dei lavoratori. E' una proposta che respingiamo al mittente". Secondo Cisl, ma anche Cgil e Uil, che contro la posizione di Fipe protestano insieme, è sbagliato rispondere alla crisi impoverendo ulteriormente il potere d'acquisto dei lavoratori e andando dunque a colpire ancora di più i consumi.
Per rispondere ai colpi della crisi, "meglio - spiegano i sindacati - andare a riqualificare le professionalità, piuttosto che penalizzare i lavoratori sul piano economico, perché per non scontentare e quindi fidelizzare i turisti La manifestazione unitaria dei sindacato oggi a Rimini ha coinvolto anche i lavoratori di autogrill e Mcdonald presenti in Romagna con una adesione allo sciopero "tra il 70 e l'80 per cento, in particolare negli autogrill". In ottobre si annuncia già una intera giornata di mobilitazione nazionale.